Ieri ancora giorno di riposo (ma me la faranno pagare cara, visto che non ho più weekend liberi fino al 26 aprile!), quindi ho pensato di sfruttarlo facendo una capatina in quel di Nimes.
Dovete sapere, miei cari lettori, che il 21 marzo è stato inaugurato il nuovo film Culturespaces alla Maison Carrée, unico tempio romano al mondo giunto a noi per intero. Il 20 pomeriggio, alle 18.30, avant-première per l'équipe Culturespaces, ma visto che qualcuno doveva occuparsi fino a chiusura del cinema, perdendosi la suddetta, chi poteva essere quel qualcuno?
La sottoscritta, bravi!
Quindi il motivo ufficiale del mio "viaggio" di ieri è stata proprio la visione del film, che narra le vicende dell'insediamento dei Romani e la conseguente nascita di Augusta Nemausus.
Dato che Nimes è proibitiva in fatto di parcheggi (sono solo a pagamento, e sono un vero e proprio salasso!), decido di andare in treno. Controllando su internet, scopro che si alternano treni e bus con partenza da Aigues-Mortes, e vedo anche che il tutto non mi costa poi tanto.
Arrivata in stazione verso le 10, scopro con mio grande stupore che è già in vigore la tariffa promozionale estiva: il viaggio sulla tratta Le Grau-du-Roi - Nimes a 1€, quindi l'a/r mi costa solo 2 €! Fossi andata in macchina, credo non mi sarebbero bastati 10 € per il solo parcheggio.
Convalido il biglietto e dopo cinque minuti, in orario perfetto ovviamente, arriva l'autobus che in 40 minuti circa (e una sola fermata intermedia) porta dritti dritti alla stazione di Nimes, a 3 minuti a piedi dall'Anfiteatro meglio noto come les Arènes.
Vado diretta alla Maison Carrée (da notare che non mi servo neanche della piantina, mi muovo più che bene!), dove due colleghi mi fanno entrare in sala insieme ad un gruppo di ragazzini... italiani, che qui sembrano proprio non mancare (ma che vengono tutti qui in gita? Ogni giorno ne incontro almeno 2 gruppi!).
Ora, io il francese lo capisco più che bene, se non lo capisco mi aiuto con i sottotitoli in inglese, ma seguire il film con un professore alle tue spalle che fa la traduzione simultanea al collega che non capisce una mazza né di francese né tanto meno d'inglese non è proprio una passeggiata! Diciamo che se avessi potuto vedere il film in una situazione più tranquilla avrei apprezzato di più, ma non si può avere tutto dalla vita...
Pranzo veloce a Place du Marché, poi via: toccata e fuga aux Arènes per vedere una cosa che mi era sfuggita a febbraio e infine arrampicata su per i Giardini della Fontana fino ad arrivare alla Tour Magne.
Alla biglietteria trovo Tancredi, collega di Venezia che qui è stato assunto a tempo in-de-ter-mi-na-to (scandisco bene, questa parola da noi è inaudita) e che avevo avuto modo di incontrare già ad Aigues-Mortes. Mi armo di coraggio e inizio a salire i 140 gradini che mi porteranno alla vetta di questa torre di controllo romana, edificata sui resti di una precedente torre gallica.
Arrivo in cima stremata, le scale sembrano non finire più, ma ecco che vedo la luce: è la città che si svela sotto i miei occhi. Inizio a fotografare all'impazzata, finché non sento che un gruppo di ragazzini (!) sta salendo le scale, per cui decido di svignarmela prima che sia troppo tardi.
Una volta tornata "a terra", breve giro della città, per verificare le distanze tra i miei negozi preferiti in caso di bisogno di shopping compulsivo (una volta accumulati più stipendi, sia ben chiaro). Noto con piacere che Camaieu e Naf Naf sono juste à coté, quindi trema portafoglio, trema...