No, io non sono andata da nessuna parte. E' la famiglia che è venuta da me.
Infatti, approfittando del fatto che è stato il mio compleanno, che l'ho passato da sola (ma quando mai?), ecc. ecc., mia madre, che ormai sembra non avere più paura dell'aereo, da quando ha fatto la "follia" di salire per la prima volta su un aereo per raggiungermi a Bordeaux, è venuta a farmi una visitina.
Partita giovedi' da Fiumicino insieme a mia zia Liliana, sono andata a "recuperarla" all'aeroporto di Montpellier, dove ho scoperto che il depose minute è davvero minute, nel senso che non c'è un'area dove puoi sostare quei 5-10 minuti in attesa dei tuoi cari, ma li devi acchiappare al volo all'uscita dell'aeroporto, perché c'è solo una vietta ad una corsia dove non solo non ti puoi fermare, ma ti devi pure spicciare a caricarli perché senno' quelli dietro di te si innervosiscono.
Cosi' appena arrivate, approfittando del mio unico giorno libero durante tutta la loro permanenza, le ho portate a Les Baux de Provence (da notare che in Provenza per tutto il weekend c'è stato un sole meraviglioso, mentre da noi si scatenava il putiferio), dove abbiamo visto le Carrières de Lumières e il Castello (e visto che io c'ero già stata ho fatto un po' da cicerone), e dove hanno potuto dare libero sfogo ai loro portafogli, tra tessuti provenzali, calamite, cicale di tutte le forme e dolcetti di ogni sorta.
Bisogna anche dire che sono capitate nel weekend di massima allerta meteo (alerte rouge), piogge torrenziali hanno devastato mezzo sud della Francia, e i dipartimenti del Gard e dell'Hérault sono stati particolarmente colpiti.
Quindi, il programma di visita che avevo meticolosamente preparato, con tanto di sosta toilette prevista sull'autostrada in direzione Uzès, è andato a farsi benedire, e mi sono dovuta dare all'improvvisazione.
Un gioco da ragazzi per chi lavora nel turismo, no?
Il giorno seguente, ero in libera uscita solo nel pomeriggio, e siamo andate a fare un giretto a Les Saintes Maries de la Mer, dopo aver mangiato a più non posso da Aqueste-Ko. Anche questa era una tappa che avevo già fatto, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare aperta la scala che conduce in cima al Santuario dei Gitani, e cosi' abbiamo potuto ammirare il panorama dall'alto (cosa che non avevo potuto fare l'altra volta).
E sabato mattina, visita alla Cathédrale de Maguelone, novità anche per me.
Cielo limpido, sole ferragostano, abbiamo parcheggiato quasi direttamente sur place (ora si puo' perché è bassa stagione, altrimenti bisognerebbe parcheggiare più lontano e prendere una navetta) e passando per la stradina che conduce all'isola abbiamo visto una quantità impressionante di fenicotteri rosa con la testa immersa nell'acqua (suppongo stessero facendo "merenda", visto che li' è pieno di pesci).
Si tratta di una cattedrale costruita nell'XI secolo su un'isola nel bel mezzo degli stagni, un sito occupato già nell'antichità e distrutto nel 737 da Carlo Martello (si', proprio quello della canzone di De André).
Rimaneggiata più volte, oggi è stata completamente restaurata (scavi archeologici sono ancora in corso nel chiostro), ed è di una bellezza sconcertante - per me che sono fan dell'arte romanica è una goduria! -. E' un connubio perfettamente riuscito tra architettura, natura "selvaggia" e vigneti che circondano in lungo e in largo la cattedrale, e in più si è a due passi dalle spiagge... davvero una meraviglia.
E dopo un pomeriggio lavorativo per me (e una passegiata per le vie di Aigues-Mortes per loro), cosa c'è di meglio che una buona cenetta? Siamo andate alla Gourmandine, dove non ero mai stata, ma che ho scelto in base ai commenti su Tripadvisor. E devo dire che abbiamo mangiato delle ottime galettes, la mia poteva davvero competere con quelle che mangiavo da Imogène a Parigi, e pure le mie ospiti sono state soddisfatte (sospiro di sollievo, mia madre ogni tanto ha problemi con la cucina francese. Se penso che detesta le chèvre... ma come si fa?).
E domenica mattina, dopo aver chiuso in anticipo il cinema per l'ennesima allerta meteo, le ho riaccompagnate all'aeroporto di Montpellier, da dove sono ripartita piuttosto in fretta dopo aver consumato un rapido panino, temendo il cataclisma che mi avrebbe bloccato in superstrada.
Per fortuna tutto è andato per il meglio, solo tanto vento mentre rientravo e il loro aereo è partito in perfetto orario (ed è atterrato a Roma, dopo qualche turbolenza, altrettanto puntuale).
E questo weekend, sarà ancora tempo di visite...
Cielo limpido, sole ferragostano, abbiamo parcheggiato quasi direttamente sur place (ora si puo' perché è bassa stagione, altrimenti bisognerebbe parcheggiare più lontano e prendere una navetta) e passando per la stradina che conduce all'isola abbiamo visto una quantità impressionante di fenicotteri rosa con la testa immersa nell'acqua (suppongo stessero facendo "merenda", visto che li' è pieno di pesci).
Si tratta di una cattedrale costruita nell'XI secolo su un'isola nel bel mezzo degli stagni, un sito occupato già nell'antichità e distrutto nel 737 da Carlo Martello (si', proprio quello della canzone di De André).
Rimaneggiata più volte, oggi è stata completamente restaurata (scavi archeologici sono ancora in corso nel chiostro), ed è di una bellezza sconcertante - per me che sono fan dell'arte romanica è una goduria! -. E' un connubio perfettamente riuscito tra architettura, natura "selvaggia" e vigneti che circondano in lungo e in largo la cattedrale, e in più si è a due passi dalle spiagge... davvero una meraviglia.
E dopo un pomeriggio lavorativo per me (e una passegiata per le vie di Aigues-Mortes per loro), cosa c'è di meglio che una buona cenetta? Siamo andate alla Gourmandine, dove non ero mai stata, ma che ho scelto in base ai commenti su Tripadvisor. E devo dire che abbiamo mangiato delle ottime galettes, la mia poteva davvero competere con quelle che mangiavo da Imogène a Parigi, e pure le mie ospiti sono state soddisfatte (sospiro di sollievo, mia madre ogni tanto ha problemi con la cucina francese. Se penso che detesta le chèvre... ma come si fa?).
E domenica mattina, dopo aver chiuso in anticipo il cinema per l'ennesima allerta meteo, le ho riaccompagnate all'aeroporto di Montpellier, da dove sono ripartita piuttosto in fretta dopo aver consumato un rapido panino, temendo il cataclisma che mi avrebbe bloccato in superstrada.
Per fortuna tutto è andato per il meglio, solo tanto vento mentre rientravo e il loro aereo è partito in perfetto orario (ed è atterrato a Roma, dopo qualche turbolenza, altrettanto puntuale).
E questo weekend, sarà ancora tempo di visite...
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