In realtà, non è che io ami particolarmente corrida e affini, però mi hanno detto che si respira una bella atmosfera in città durante tutta la manifestazione, quindi con le mie colleghe Audrey e Andréa decidiamo di prendere parte alla prima serata di mercoledì.
Partenza da Aigues-Mortes dopo il lavoro, Andréa ci raggiunge a casa di Audrey.
Prima tappa: Maison Carrée, ci fermiamo per il Roussataio, ovvero 100 cavalli e puledri che vengono lasciati sfilare lungo le vie del centro (seguendo un percorso prestabilito) prime e dopo la course camarguaise (non sapete cosa sia? cliccate qui).
Subito dopo, facendo bene attenzione a dove mettere i piedi (avete idea di cosa sia una strada dopo il passaggio di 100 cavalli?), ci spostiamo nella Bodega La Macarena, dove gustiamo ottima charcuterie espagnole e un'altrettanto ottima sangria (che incredibilmente è pure economica!) al suono di flamenco e rumba gitana. Visto che Audrey è un'adepta della danza sevillana, accenna pure un ballo col proprietario del locale, e poco dopo assistiamo a uno spettacolo di flamenco... ma siamo sicuri di essere in Francia?
Finito lo spettacolo, visto che alla Bodega il clima è molto tranquillo (ma del resto è solo la prima sera), decidiamo di spostarci. Mi ritrovo così nell'hotel più costoso di Nîmes, l'Hotel Imperator, 4 stelle dove tra gli altri soggiornarono pure Hemingway, Picasso e Cocteau. Tutta gentarella, insomma...
Passata la hall, ci ritroviamo nel giardino, dove una popolazione piuttosto eterogenea sta aspettando che la musica ricominci.
Audrey mi dice che conosce bene il gruppo che suona stasera, i Sortie de Secours. Visto che hanno iniziato all'ora dell'aperitivo, e continueranno fino a notte inoltrata, si sono concessi una breve pausa. Facciamo in tempo a prendere qualcosa da bere ed ecco che il gruppo riappare sul palco: a primo impatto mi sembrano un curioso incrocio tra i nostrani Divieto di Sosta e le orchestre delle balere per anziani della domenica pomeriggio (sono una decina di persone!).
La pista all'inizio non è molto frequentata, noi avanziamo e timidamente iniziamo ad accennare qualche passetto. Poco dopo, complice anche la musica (niente male devo dire, non coltissima ma almeno molto ballabile, e anche piuttosto internazionale), la timidezza nostra e degli altri svanisce, e una volta finita la birra e libere dall'impiccio del bicchiere ci scateniamo come matte.
Andréa purtroppo ci lascia verso mezzanotte (è in apertura giovedì), io e Audrey rimaniamo ancora un po': si torna indietro negli anni '80 e '90 (tirano fuori delle canzoni che non ricordavo nemmeno più!) per poi passare di nuovo a musica un po' più attuale, fino alla canzone delle sardine nella scatola (a me sconosciuta) che scatena il delirio totale.
Ci mancava solo un pirata che dicesse "Corpo di mille balene"...
Alla fine: torno a casa alle 2.30, stanca morta come se avessi fatto una lezione di fitness estremo lunga 5 ore, ma pienamente soddisfatta e felice del fatto che il giorno dopo non lavoro... decido sul momento che andrò al mare.
Detto fatto: ieri sera ero più rossa di un'aragosta! Eppure la crema l'avevo messa...
J'aime ta deuxième phrase + 1 :p Parce que tous les nîmois ne sont pas tous pour aussi !
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