martedì 9 settembre 2014

Uot du ui du?

E così, dopo una settimana lavorativo-burocratica, io direi proprio che un po' di svago me lo merito tutto... Ho pensato: provo a contattare quel matto di Jonathan per vedere se insieme al suo degno compare Cédric (sono un po' come Cip&Ciop, il Gatto e la Volpe, Qui Quo e Qua senza Qua, che ne so...) riesce a creare dal nulla una seratina montpelliéraine.

Detto fatto: dopo solo qualche ora, trovo sul sito OVS l'invito per sabato sera. Saremo non più di 8 persone (ottimo, adoro le serate più intime e conviviali), inizieremo da The Egg (locale che adoro, ottime birre, buona musica -pare di stare da Emerson nei bei tempi che furono- e giro di limoncello offerto dal boss prima della partenza) per poi proseguire "où l'envie nous emmenera" (parola di Jonathan). 

Alla fine ci ritroviamo in sei, salvo che un tizio, l'ultimo arrivato, litiga ben presto al bancone col padrone del bar e ci lascia (fortunatamente, direi) un quarto d'ora dopo il suo arrivo. Il padrone, preoccupato del fatto che fosse un nostro amico, raggiunge il nostro tavolo per darci delle spiegazioni, ma gli diciamo di non preoccuparsi perché tanto è la prima volta che lo vediamo e con ogni probabilità anche l'ultima, visto la magra figura che ha fatto...


Continuiamo al By Coss bar, nel quartiere Beaux Arts, dove fanno cocktails stranissimi (e anche non proprio economici, oserei dire) e il personale è parecchio accogliente, così come l'ambiente un po' lounge-rétro con tanto di dj in tema. Appena ci sediamo, scatta il quiz: ci portano un cocktail misterioso di cui bisogna indovinare i 4 ingredienti, annotarli nel quaderno che ci viene fornito e azzeccarne almeno 3 per sperare di essere sorteggiati e vincere non so cosa (per la cronaca: noi ne abbiamo presi 3). Leggiamo la carte (meraviglioso il decalogo a pagina 2), cocktails davvero mai visti e alcuni addirittura per cui la quantità massima "ordinabile" è in numero di due (visti gli ingredienti, credo che quantità superiori siano letali). 
Io ho optato per Le retour de l'apricot.

Poi giri e giri (seguendo Cédric che aveva preso ovviamente i cocktails da "quantità limitata", e che quindi non aveva le idee molto chiare su dove stessimo andando), per finire al Panama Café, dove siamo rimasti una mezz'oretta... e poi a nanna, perché io, come solito, la domenica lavoro!

E per ieri pomeriggio, visto che abbiamo ripreso gli orari ridotti, con Audrey avevamo pensato di andare al mare all'Espiguette. 
Alle 16.10, cambiate d'abito in tre secondi che manco durante una sfilata, partiamo dal Cinema in direzione Le Grau du Roi. Un po' di traffico, qualche nuvola, che vuoi che sia... Arrivate sul posto, scopriamo che il parcheggio costa tassativamente 6 €, che si resti un'ora o tutto il dì; nel frattempo certi nuvoloni che fanno paura pure in Bretagna... scordiamoci decisamente di metterci in costume! Ripieghiamo su una merenduccia tartines au nutella et fraise chantilly e passeggiamo sulle dune per arrivare al Faro (passando anche per un sentiero vietato perché area militare, ma al limite avrei detto in italiano che non avevo capito che significava il cartello, questo era il piano). 


Alle 18.15, con la nebbia che scende stile Scozia, torniamo alla macchina, pronte a partire, salvo che c'è una coda mastodontica per uscire dal parcheggio, e un tappo ancor più megagalattico su tutta la strada fino alla rotonda che ci riporta a Aigues-Mortes. 
Risultato? Quasi 2 ore per fare 10 km, pas de chance...


1 commento:

  1. Excellent soirée !!! Avec de la pure impro, et un super groupe :)
    Non mais voilà la réputation que je vais avoir en Italie maintenant !! hihi
    Et merci pour les compliments :) Vite vite une autre soirée !!!
    Biz

    Jonathan

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