Ci siamo, il momento fatidico si avvicina: avendo firmato venerdì scorso il contratto con Culturespaces (fino al 31 ottobre, wow!), mi accingo a trasferirmi in quel di Nîmes.
Già domani prima tranche di déménagement: mi è venuto il sospetto che non sarei riuscita a far entrare tutto nella macchina (è incredibile quanta roba si riesca ad accumulare senza rendersene minimamente conto, me ne sono accorta solo oggi facendo i primi bagagli!), così ho chiesto alla mia nuova padrona di casa se potevo iniziare a depositare un po' di cianfrusaglie... magari così il trasloco sarà meno traumatico!
Insediamento ufficiale: sabato, visto che domenica mattina alle 8.30 ho la formazione professionale e devo essere fresca come una rosa (ma soprattutto lucida e pimpante, per captare tutte le consegne del caso!).
Nel frattempo, venerdì sera cena del magico trio di Aigues-Mortes a casa di Audrey: menù a base di aligot, salsicce alle noci e Roquefort e salame di cioccolato a cura della sottoscritta, il tutto per celebrare a) la firma del contratto (anche Audrey è stata reclutata per la stagione 2015) e b) la nostra vittoria nel concorso Culturespaces "les Etoiles de l'accueil".
Si dà il caso, infatti, che io, Andréa e Audrey siamo risultate, dopo una serie di prove (anche a sorpresa!) che non sto qui a descrivervi, l’équipe Culturespaces che ha registrato il più alto punteggio in quanto a qualità dell'accoglienza, di conseguenza ci consegneranno un carnet di assegni regalo per un valore di 100 euro a testa. Non molto, direte voi, ma in questi tempi di secca tutto fa brodo.
A lato, Audrey alle prese col suddetto aligot.
E ieri invece, ultima domenica di libertà, escursione in Provenza: con Audrey siamo andate a visitare Fontaine-de-Vaucluse, minuscolo paesetto in cui soggiornò a lungo Francesco Petrarca (che fu ispirato dal torrente Sorgue per i suoi componimenti dedicati a Laura). Le chiare fresche dolci acque del Poeta sono proprio quelle della sorgente situata a poche centinaia di metri dalla piazzetta, la cui origine idrogeologica è ancora oggi sconosciuta.
Il torrente, dall'acqua straordinariamente limpida e smeraldina, scorre con una certa impetuosità (ci si fa pure rafting) e tiene in vita ancora oggi un mulino dove si produce artigianalmente la carta come nel Medioevo, e i cartai sono lì che lavorano sotto gli occhi estasiati dei turisti.
Sarà lo scroscio dell'acqua, la carta fatta a mano, lo strapiombo delle montagne... ma mi è venuto in mente Pioraco!
E nel pomeriggio tappa a L'Isle-sur-la-Sorgue, una piccola Venezia (il centro storico è un insieme di isole separate dai canali della Sorgue, con ponti e ruote un po' ovunque) conosciuta come il paese degli antiquari, e effettivamente ce ne sono un bel po' e per tutti i gusti (mobili e oggetti in ferro battuto in cima alla mia wishlist).
Breve permanenza lungo il fiume ad ammirare le anatre (purtroppo il vento gelido non dà tregua, ed è sempre più freddo), foto di rito con la ruota e ce ne torniamo a casa, con l'incubo di dover passare per Avignone e trovare il mega ingorgo... ma devono essere tutti in vacanza, per strada (insolitamente) non c'è nessuno!
Il magico trio di Aigues-Mortes haha =)
RispondiEliminanon siamo forse un magico trio??
RispondiEliminaclaro que sì ! ;-)