lunedì 28 luglio 2014

Été montpelliérain

Ma ve l'ho mai detto quanto mi piace Montpellier?

A parte che è una città bellissima, ma è soprattutto una città viva, che pullula di gente ad ogni ora, nelle piazze, nelle avenues, nei vicoletti, un posto dove hai l'impressione di avere sempre qualcosa da fare o da vedere, e dove trovi ristorantini deliziosi (fatto per me da non sottovalutare). Così, da quando ho scoperto che il parcheggio a due passi da Place de la Comédie è gratuito dopo le 18, appena posso mi ci fiondo.

Piccolo flashback: giovedì scorso ho fatto un apérotapas a Castries, non troppo lontano da Montpellier. Eravamo un piccolo gruppetto, una decina sì e no, e abbiamo fatto un aperitivo very long, a base di tapas e rosé. 
Tra gli altri, conosco Christophe, che mi dice che la sera successiva, venerdì, parteciperà alla mia stessa uscita OVS per le Estivales a Montpellier. Visto che l'uscita è programmata per le 20, ma che io partirò direttamente da Aigues-Mortes alle 18 dopo il lavoro (storia di non fare 850 giri, ma di trovare posto al mio parcheggio), ci mettiamo d'accordo per trovarci a Place de la Comédie alle 19, per mangiucchiare qualcosa e poi raggiungere gli altri.

Bisogna dire che venerdì, proprio mentre esco dal Cinema, si scatena il diluvio universale: quindi non solo arrivo alla macchina completamente fradicia (a Aigues devo parcheggiare a 10 minuti di cammino almeno), ma continua a diluviare pure mentre guido, e c'è una fila chilometrica per l'imbocco dell'autostrada che mi impedisce di andare dove devo andare, cioè dove non vanno loro.

Morale della favola, arrivo in ritardo di 15 minuti, ma trovo comunque posto al famoso parcheggio (e nel frattempo ha smesso di piovere, per fortuna). 
Raggiunto Christophe davanti al Quick, ci sediamo comodamente al Joseph dove ci prendiamo un'assiette di formaggi e salumi: detestando lui i formaggi, me li aggiudico tutti io, e non mi dispiace affatto.


Insomma, tra un formaggio, un chorizo, un bicchiere di ottimo chardonnay e chiacchiere varie, non ci accorgiamo del tempo che passa e perdiamo l'appuntamento con gli altri.
Sono le 21.30, iniziamo a chiamare Jérome, l'organizzatore dell'uscita, per farci indicare più o meno dove sono, visto che c'è una folla oceanica. Li ritroviamo poco dopo, ma il tempo di andare a prendere il bicchiere e di scegliere il primo vinello da gustare, ce li perdiamo di nuovo. A questo punto, lasciamo perdere e continuiamo la serata per conto nostro (e ci spariamo pure un cartoccio di cipolle dolci fritte, tié).

Stamattina, invece, sempre grazie al sito OVS, torno finalmente a mettere piede in un luogo culturale (ma quanti mesi sono che non lo faccio? mi sembra sia passata una vita!) e vado a visitare la mostra su Viallat al Musée Fabre di Montpellier. 
La ragazza che ci fa da guida (un'italiana!) a fine visita mi dà un sacco di dritte lavorative (dice che quest'anno sono pure in carenza di personale, mannagia!) e mi dice che il pomeriggio posso tornare perché farà una visita guidata anche alle collezioni permanenti. 
Quindi esco, mi mangio un panino e mi rituffo al Museo.
Collezioni interessanti, molti nomi famosi anche se presenti con delle opere "minori", ma sono rimasta sconvolta dal fatto che il pezzo più antico posseduto dal Museo sono due tavolette di legno dipinte da... Pietro da Rimini (per chi non lo sapesse, quello del Cappellone di San Nicola a Tolentino)!

Soddisfatta, dopo aver fatto il pieno di informazioni e di beltà, me ne torno a casetta.
Due giorni di lavoro, e poi se il tempo mi assiste (e soprattutto se non ci sarà vento), sarà plage!




venerdì 18 luglio 2014

Festivales @ Mas de Saporta

Porca miseria, ma 'sti Francesi ci danno sotto proprio alla grande con degustazioni & affini, mio malgrado devo adattarmi, con sforzo immane, ad usi e costumi locali (sforzo?? ma quando mai...).

E così, martedì sera sono andata alle Festivales al Mas de Saporta a Lattes, alle porte di Montpellier. Insieme a Daniel, sul posto trovo un piccolo gruppetto di OVS che non conosco ancora. Ovviamente arrivo in ritardo, dopo aver passato la giornata a Nimes per cambiare operatore telefonico (ho fatto una fila estenuante da Free, ma almeno adesso non dovrei più avere problemi col portable).

I ragazzi hanno già trovato un posto dove sedersi, e Daniel mi dice di seguirlo per fare la fila allo stand delle cipolle dolci fritte (per intenderci, quelle che non eravamo riusciti a mangiare venerdì scorso alle Estivales di Montpellier).
Mentre faccio la fila, mi guardo intorno: questo posto è enorme, ha un giardino gigante e si tratta in pratica di un ristorante (con annessa Maison des Vins e boutique) dove è possibile anche affittare delle sale e seguire dei corsi di degustazione.

Prese finalmente queste benedette cipolle (squisite!), con 4 euro mi aggiudico un bicchiere e 2 degustazioni. Non devo andare molto lontano, dietro di noi c'è lo stand di un inglese che vive qui e produce vino da 10 anni, quindi non solo gli lascio i miei due biglietti per il suo bianco da urlo, ma ci torno pure qualche altra volta visto che ogni bicchiere supplementare mi costa solo un euro (so cosa state pensando: ma il tutto si è svolto nell'arco di 6 ore, e oltre alle cipolle mi sono pappata anche un'assiette de fromage, un sandwich al salmone e un gelato, quindi stavo più che coperta). 
Un gruppo che suona in sottofondo, la serata è veramente gradevole, la nostra cricca ben assortita (anche se Daniel ci abbandona in anticipo, questa settimana fa il turno di notte!) e incontro pure qualche faccia già vista in precedenza in altre uscite OVS.
Senza ombra di dubbio, da rifare!

martedì 15 luglio 2014

Allons enfants de la Patrie!

Eccoci qua, nuovo weekend!
Tanto per cambiare lavoro, ma essendo il fine settimana del 14 luglio (Festa Nazionale, in quanto anniversario della presa della Bastiglia), non intendo assolutamente rinunciare a qualche uscitina!

Così venerdì sera ne approfitto per andare con l'immancabile Daniel alle Estivales, l'evento dell'estate montpellieraine.
Ogni venerdì, a partire dalle 18, artigiani, ristoratori locali e non con pietanze di ogni genere, ma soprattutto decine e decine di produttori locali di vino occupano l'intera Esplanade Charles de Gaulle, a fianco di Place de la Comédie, e tu con soli 5€, ti puoi assicurare il bicchiere dell'evento e tre vini a scelta.
Il tutto è allietato da diversi gruppi che suonano un po' qua un po' là lungo il percorso (è uno spazio immenso) e ci sono varie tavolate dove ci si può accomodare per mangiare qualcosa.
Assaggiamo a destra e manca (prima di giocarti i tre tickets hai la possibilità di provare quello che vuoi) e finalmente trovo un bianco che è un amore (ma che strano, è un Vermentino!). Trovata la "benzina", c'è da trovare da mangiare: Daniel mi parla delle cipolle dolci e l'idea mi alletta molto, salvo scoprire che allo stand c'è già la fila!

Quindi ripieghiamo sull'aligot, un piatto che proprio leggero leggero non è: si tratta di un formaggio di latte vaccino (tome fraiche) e patate, il tutto mescolato tanto, ma talmente tanto da risultare una sostanza collosa ed elasticissima, cui aggiungere aglio e pepe ad libitum.

Ne abbiamo presa una vaschetta a testa (avrà fatto mezzo chilo), inutile dire che ho fatto la stessa fine di quando ho voluto mangiare la raclette a metà settembre a Parigi (non vi ricordate? cliccate qui).

Una volta finita 'sta sbobbetta, non pago, Daniel va a prendere degli anelli di cipolla al coriandolo e non so che altra spezia dagli indiani, e l'ultimo bicchiere di vino a disposizione.



Finito il lauto pasto, ci solleviamo - a me sarebbe servito un argano - e ci facciamo un giretto, ci prendiamo un gelato artigianale (a proposito, due palline di gelato 4€, ma è un furto!), sentiamo un po' di musica, ci facciamo una birretta, guardiamo quelli che ballano il tango e all'una il tutto finisce.

Ieri sera, invece, nonostante si giocasse la finale dei Mondiali (io che non guardo una partita, questa data is to remember), si va a Nimes con Audrey e Andréa: cena al Le Petit Mas, dove abbiamo preso un eccellente assortimento di tapas accompagnato da un divino Tariquet bianco (ma quanto è buono 'sto vino del Sud-Ouest?).

Subito dopo, di corsa, a) perché era tardi, b) perché piovigginava, all'anfiteatro, dove c'erano i fuochi d'artificio per il 14 luglio. Nonostante continuasse a piovere un po', siamo rimasti tutti col naso all'insù a guardare le luci che danzavano al ritmo di colonne sonore di film famosi, da Amélie a Quasi Amici, con una spolveratina di James Bond e di Evita (Dont't cry for me Argentina, sarà stata una gufata?).

A fine spettacolo, scopriamo che Germania-Argentina è arrivata ai supplementari, decidiamo così di trovare un posto (riparato) dove bere qualcosa e vedere gli ultimi minuti del match. Trovato un bar davanti alla Maison Carrée, ci sediamo al tavolo e guardiamo la partita mentre aspettiamo che vengano a prenderci l'ordine. Passano i minuti, per le squadre ma pure per noi, e dopo un quarto d'ora decidiamo che è troppo. Ci alziamo per andarcene, e intanto arriva il cameriere... trop tard!

Risultato: mentre torniamo in macchina a casa di Audrey, alla radio il telecronista urla che Mario Goetze ha segnato: è il 113', la Germania si appresta a diventare Campione del Mondo per la quarta volta.

Wunderbar.


lunedì 7 luglio 2014

Je vais bien, t'inquiète pas!

Lunga assenza questa volta! 

Qualcuno da casa cominciava a preoccuparsi perché non do notizie da quasi due settimane, ma cari miei, qui abbiamo iniziato l'orario estivo da paura (8.40-19.40) e non ho più tempo neanche per le cose di primaria importanza, come prepararmi il ciambellone per la prima colazione (lo so, fa tanto massaia ma la mattina sono incapace di mangiare altro).

Nel frattempo, ci sono state delle svolte clamorose. 

Andréa ha lasciato il cinema di Aigues-Mortes perché il nostro super-mega-direttore di Nimes ha deciso che era tempo di mandarla a rinforzare l'équipe di là. Mi dispiace non condividere più il bancone con mademoiselle tête en l’air (parole sue!), mi faceva piegare in due dalle risate. Tant pis, continueremo a vederci al di fuori di Culturespaces...

E come non parlare della nazionale francese, che dopo un inizio scoppiettante lascia la Coupe du Monde di fronte a una Germania piuttosto bruttarella e noiosa? Venerdì pomeriggio, mentre attraversavo la piazza per raggiungere la macchina uscita dal lavoro, ho visto facce tricolori sconvolte davanti ai maxischermi, e un pochetto (ma proprio pochetto) me ne sono compiaciuta: il mio spirito italico è ancora vivo e vegeto, e ogni tanto tende a fare cucù...

Poi che dire: ieri sera un altro Apéroplage, ben più popolato dell'ultima volta (ma nel frattempo ne hanno fatti diversi, e la cosa ha preso piuttosto piede). 
Devo ammettere che preferivo quando si era un piccolo gruppo, avevi modo di parlare un po' con tutti a giro e di avere scambi più o meno interessanti. 
Quando invece ti ritrovi tra 60 persone, o fai uguale il giro ma alla fine non ti rimane niente, neanche il nome di chi hai davanti, oppure (ed è questo il mio caso, per fortuna o purtroppo) resti nel gruppetto delle tue conoscenze e non ti schiodi per tutta la serata. 
Mi sono divertita? Ni...


Ah, dimenticavo: ho avuto occasione di mangiare in un ristorante DE-LI-ZIO-SO a Montpellier, lo segnalo nel caso in cui qualcuno un giorno voglia mai andarci: si chiama Au Bonheur des Tartes, fanno cucina del Sud-Ouest con prodotti freschissimi, sono carini e cordiali e se vai in bagno puoi leggere Baudelaire mentre fai pipì.
Io ho mangiato Pissaladière al coniglio e verdure, Confit de canard con gratin di maccheroni e torta al cioccolato. Vi dico solo che ero piena come un uovo ma a fine pasto avrei ricominciato da capo.
Et c'est pas chère!